Quante sono le ore che passiamo al telefono?
In realtà il problema non è il telefono, ma l'uso che ne facciamo. Il telefono, i social, i giochi, sono strumenti e possono essere usati in modo responsabile o no.
Molti social network e giochi free to play sono creati con 3 obiettivi ben definiti: Generare dipendenza, profilare e vendere.
Vendere è lo scopo finale: Instagram, Facebook, TikTok sono aziende e devono guadagnare per poter sopravvivere. Per vendere in modo mirato ed efficiente generano pubblicità usando i dati che noi stessi forniamo loro (o che prelevano in modo più o meno legale). Con i dati generano modelli che riescono a conoscere (e prevedere) cosa ci piace, cosa non ci piace, per cosa siamo disposti a pagare, cosa ci fa rimanere sull'applicazione per altro tempo.
È quindi chiaro che più dati ottengono, più posso tenere una persona incollata a un display, più soldi possono guadagnare.
La scelta migliore sarebbe eliminare totalmente queste applicazioni e non installarle mai più nella vita, ma pochi sono disposti a farlo. Un'alternativa sarebbe usare le (largamente diffuse) app di detox che bloccano le applicazioni che generano dipendenza quando viene oltrepassato un quantitativo di minuti a discrezione dell'utente.
Ma qual è la situazione attuale? I ragazzi dai 15 ai 18 anni (estremamente vulnerabili) sono consapevoli del tempo che viene loro sottratto?
Per rispondere a questi interrogativi ho scelto di raccogliere dei dati in classe. Gli alunni hanno appuntato (autonomanente e in modo sincero) le ore passate al telefono ogni giorno per circa un mese, cercando nel frattempo di ridurre la dipendenza.
Ecco quindi i dati risultanti, opportunamente oscurati per motivi di privacy.
Classe 1 (14-15 anni)
I ragazzi (in questa classe) erano sorpresi e, in alcuni casi, spaventati delle ore passate al telefono. In molti non erano consapevoli di passarci oltre 4 ore giornaliere. Inoltre, come si evince dai grafici, l'uso non è costante: le ore possono essere 10 come 4, come 6, oscillano in base a impegni e fattori casuali: gli studenti non riescono a porre un freno e autoregolare l'utilizzo. |
Classe 2 (14-15 anni)
In quest'altra classe molti ragazzi hanno scelto di non partecipare perchè "tanto è inutile", ovvero erano consapevoli che non sarebbero riusciti in nessun modo a ridurre la dipendenza. |
Classe 3 (15-16 anni)
In questa classe seconda la situazione è analoga a quella della classe 1: la maggior parte dei ragazzi non ha controllo sull'utilizzo e in molti casi le ore sono superiori a 4. |